The Shift Project è un think tank che si impegna per un’economia senza carbone. La sua missione consiste nell’ampliare e influenzare il dibattito sulla svolta energetica. Héloïse Lesimple è responsabile di progetto in ambito affari pubblici presso The Shift Project ed è a capo di iniziative volte a promuovere il «Plan de Transformation de l’Economie Française» nel settore cultura e salute.

Julie Sermon insegna storia ed estetica del teatro contemporaneo (Université Lyon 2), è ricercatrice associata presso La Manufacture e autrice del saggio «Morts ou vifs. Pour une écologie des arts vivants» (B 42, 2021). Julie Sermon lavora anche come drammaturga in ensemble teatrali e teatri delle marionette.

Vert le Futur si batte in difesa del settore della cultura e degli eventi all’insegna della sostenibilità. Come? Facendo incontrare attori delle più diverse estrazioni con background e generi culturali altrettanto diversificati. I protagonisti si scambiano conoscenze, rendono visibili i propri approcci con esempi concreti di best practice e insieme danno vita a nuove idee. Ed è proprio in tal senso che va interpretato quel Vert le Futur.

Grazie a reflector le istituzioni culturali possono ridurre la propria impronta ecologica, identificando le più importanti leve d'azione e i principali margini di manovra per una prassi più ecosostenibile e implementando le misure adeguate. Insieme a reflector nascono nuove realtà per un settore della cultura orientato al futuro e rispettoso delle risorse.

Sotto forma di fabbrica culturale, il far° fabrique et festival des arts vivants Nyon accompagna durante tutto l’anno progetti artistici come residenze, ricerche artistiche e progetti partecipativi. Il punto culminante è il festival delle arti sceniche che si tiene a Nyon ad agosto nell’arco di dieci giornate, con spettacoli rappresentati in sala e all’aperto.

Leila Chakroun è ricercatrice di permacultura e dottoranda in scienze ambientali presso la UNIL. Insieme a Clément Demaurex (coach in design organizzativo), Victor Bovy (agricoltore nell’ambito della permacultura) e tre artisti/e collabora con il far° al progetto PERMA-CULTURE. L’intento è applicare principi di etica e di design propri della permacultura nell’organizzazione del far° per migliorarne la sostenibilità a diversi livelli: a livello di coesione del team del far°, come pure in riferimento al rapporto tra il festival e la regione (in particolare la città di Nyon) e a livello di progetti artistici. 

artos è la principale associazione professionale della Svizzera romanda per le professioni dell’amministrazione culturale e della scenotecnica. In ambito formativo, artos si impegna a promuovere e avviare la formazione di operatore/operatrice di palcoscenico AFC e la formazione DAS in gestione culturale, oltre a offrire numerosi corsi di perfezionamento.

Tasty Future sostiene le istituzioni culturali nella riorganizzazione delle loro attività gastronomiche, possibilmente in modo ecologico e su base vegetale, nonché nel contribuire a una cultura culinaria rispettosa del clima, etica e lungimirante. La comunità Tasty Future si sta espandendo ed è lieta di dare il benvenuto a nuovi membri e di accogliere nuove e coraggiose decisioni – dalla mensa al buffet servito in occasione di una première. 

Quentin Arnoux si è diplomato in Environmental Humanities (UNIL), è autore del libro «Écouter l’Anthropocène. Pour une écologie et une éthique des paysages sonores» ed è anche un appassionato escursionista in costante ascolto.

Il collettivo GASTSTUBE° (Fleischlin / Galeazzi / Liebmann) esplora, con le proprie pratiche performative unplugged, i confini fragili ma gioiosi di un’esistenza permanentemente in crisi. I loro progetti sono un vero e proprio invito a vivere e a dare forma insieme a un presente condiviso.

La Cie Arts Mouvementés è una compagnia di danza con sede a Losanna, diretta dalla coreografa Yasmine Hugonnet. La compagnia si impegna per lo sviluppo di nuovi stili di danza contemporanea ed è attiva negli ambiti della ricerca, della creazione e della mediazione.

Sarah Koller ha studiato psicologia e scienze ambientali. Tra gli ambiti che la interessano maggiormente vi sono i temi che riguardano la sfera emotiva e le questioni esistenziali legate all’inconscio (paura della morte e in particolare senso della vita) in relazione alle questioni legate alla sostenibilità. Conduce seminari sul ricongiungimento con la vita, ispirandosi a «The Work That Reconnects» di Joanna Macy. Parallelamente segue un progetto di creazione musicale. 

Con il progetto dal titolo «x-change» lo Schauspiel Bern mette in luce la propria modalità di produzione. Nel suo repertorio viene inserito un allestimento di un teatro partner, risparmiando così un’intera produzione propria. Una strada verso una maggiore sostenibilità per il futuro dell’ente teatrale cittadino? 

Il Théâtre Vidy-Lausanne si definisce un luogo d'incontro tra l'arte di oggi e il grande pubblico. Artisti di diversa estrazione sono invitati a sviluppare progetti artistici di vario formato, spesso in coproduzione con partner internazionali. Il progetto «Teatro sostenibile?», concepito con gli artisti Katie Mitchell e Jérôme Bel, si propone di aprire uno spazio di sperimentazione per affrontare le questioni della sostenibilità, sia sul palcoscenico che nel processo di produzione e tournée degli spettacoli.

Wiser Impact aiuta le organizzazioni ad attivarsi per adottare un approccio sostenibile alla società e all’ambiente. L’azienda di consulenza per la sostenibilità offre strumenti per la sensibilizzazione e la mobilitazione di singoli individui, come il workshop «2 tonnellate», per promuovere l’attuazione di misure di tutela del clima. 

ShanjuLab è un polo di creazione artistica e di conoscenza sul rapporto tra essere umano e animale, diretto da Judith Zagury e con sede a Gimel dal 2017. Il laboratorio cura il contatto diretto con gli animali, promuove le ricerche sceniche ed estetiche, ma anche il dialogo continuo con il mondo della scienza attraverso letture, incontri e cooperazioni, mettendo l’accento sull’etica animale e l’etologia.

Sörörö è un duo grottesco e tragico, comico e oscuro, magico e naturale, i cui progetti spaziano dal teatro alla danza, e dal cinema alla musica. Sörörö è formato da Caroline Imhof, attrice e regista svizzero-francese, e dalla performer residente a Losanna Tatiana Baumgartner. Il lavoro delle due artiste si focalizza su un tema: i rapporti di potere che governano le nostre vite.

StuFF si impegna nel promuovere nelle arti della scena un pensiero e un’azione sempre rispettosi del nostro ambiente. Inoltre gestisce un sito web come catalogo open-source di materiali ecosostenibili e strutture riutilizzabili per la realizzazione di scenografie e costumi. La piattaforma serve altresì a condividere i dibattiti attuali e a creare una rete fra tutti gli attori coinvolti. Le conoscenze vengono così riunite e diffuse per rendere accessibile su più larga scala un approccio sostenibile.

L’approccio THQSE accompagna le istituzioni culturali in Svizzera nella loro transizione ecologica, aiutandole a mettere al centro delle loro attività la sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa (CSR). Delphine Avrial possiede un master in scienze ambientali (UNIGE) e 17 anni di esperienza nel settore culturale svizzero. Svolge una valutazione in loco e redige un’analisi che consente di sviluppare insieme ai team un piano d’azione e una strategia su misura.

Lo Studio TEC, fondato da Etienne Kurzaj e Tommy Poiré, realizza scenografie, crea ambienti e progetta arredi. Nello svolgimento della sua attività persegue un approccio sostenibile basato sull’economia circolare e sul riutilizzo. La sua missione è reagire all’urgenza di una transizione del settore culturale e degli eventi verso prassi più consapevoli. 

Culture for the Planet è un progetto di ricerca del dipartimento di geografia e sostenibilità della UNIL. Con l’ausilio di interviste e di un sondaggio condotto a livello mondiale fra oltre 200 enti, il progetto fa il punto della situazione sulla transizione alla sostenibilità nel settore culturale. Da questa ricerca è nato il desiderio di passare ai fatti e di riunire il settore nell’ambito di un evento incentrato sui temi della sostenibilità. 

LIEU COMMUN è uno spazio multidisciplinare per le residenze e per la ricerca artistica a Losanna. Per un periodo di due settimane gli artisti e le artiste residenti hanno accesso a uno spazio per esperimenti personali, senza obbligo di produrre lavori. Successivamente, tutti i residenti e le residenti hanno modo di riunirsi per una settimana nell’ambito di un processo comune per confrontarsi e organizzare insieme un week-end di porte aperte. Iniziativa e amministrazione: Claire Dessimoz, Clara Delorme, Louis Bonard.  

AVETA (Arts vivants / Ecologie: le travail des affects) è un grande progetto della HES-SO sviluppato presso la scuola universitaria di arti della scena La Manufacture di Losanna sotto la direzione scientifica di Julie Sermon. Si propone di studiare gli effetti dell’influenza reciproca e della trasformazione tra scienza, lavoro affettivo e arte performativa. 

MESHRUM sviluppa esperienze immersive attraverso co-sperimentazioni a cavallo tra arte e scienza. L’obiettivo è quello di riconfigurare ex novo le interazioni tra esseri umani, territori, idee e pratiche. Chi ha potere decisionale potrà così consolidare la propria capacità di previsione strategica e trovare nuove vie per dare alla società un futuro degno di essere vissuto. Lì dove prima mancavano, le arti sceniche intervengono con ruolo proattivo, diventando un importante motore per mettere in atto una trasformazione sociale all’insegna della sostenibilità.

Isabelle Vuong è diplomata in letteratura, gestione culturale e foresight, ha lavorato come manager a capo di numerose organizzazioni attive professionalmente nella promozione delle arti della scena (AVDC, Artos, Reso – Rete Danza Svizzera). Ha inoltre ideato e curato il progetto Open Futures di Zurigo. È specialista e consulente in ambito di proiezioni e visioni future collaborando in particolare con il Center of Competence in Sustainability dell’Università di Losanna. 

Daniel Hellmann è cantante, performer e operatore teatrale. L’artista zurighese dal 2012 dà vita alle proprie creazioni, un mix di arte e attivismo, insignite di innumerevoli premi. I suoi progetti si soffermano su corpo e desiderio, mettendo in discussione le norme sociali e le relazioni di potere in materia di alimentazione, sessualità, diritti umani e diritti degli animali.

Flurina Badel e Jérémie Sarbach lavorano in coppia dal 2014. Jérémie Sarbach ha studiato Fine Arts a Basilea e a New York e Critical Studies a Vienna. Flurina Badel lavora come documentarista, ha studiato Fine Arts a Basilea e arte oratoria all’Università di arti applicate a Vienna. Badel e Sarbach sono stati insigniti tra l’altro del premio artistico Manor 2019 e candidati al premio Medienkunstpreis di Basilea Città/Basilea Campagna. Nel 2020 Flurina Badel ha ricevuto il premio svizzero di letteratura per il volume di poesie «tinnitus tropic».

Garancina è una DJ millennial, produttrice, ricercatrice e femminista che sfoggia unghie lunghe e make-up e il cui colore preferito è il rosa. È diventata attivista da quando ha preso coscienza della sua posizione nel mondo. Garancina ha venduto l’anima alla musica e ai suoni. Si interessa alle relazioni di potere nell’ambito delle istituzioni del sapere, negli ambienti attivisti e tra il sapere accademico ed extra-accademico. Vorrebbe che ci organizzassimo collettivamente per fungere da disturbo ai sistemi di dominio. 

ven3mo crede nella forza di trasformazione della musica e ama condividere DJ set ricchi di emozioni ed empatia. Le piace conciliare gli aspetti più diversi e sfidare le regole.